Antonio Taramelli e l'archeologia della Sardegna

14/05/2019

Il progetto nasce dalla volontà di ricordare la figura di Antonio Taramelli, l’archeologo che con le sue ricerche diede un contributo fondamentale alla conoscenza della preistoria e della storia della Sardegna, una vasta opera per la quale venne  definito da Giovanni Lilliu  “il maggior archeologo sardo di questo primo cinquantesimo di secolo”  un’intensa passione per lo studio delle antichità sarde e  un amore sconfinato per l’isola.
La sua attività si svolse  a partire dal 1902, prima con incarichi alla Direzione del Museo e degli scavi di Antichità di Cagliari, e poi, nel 1909, quale Soprintendente agli scavi e musei archeologici della Sardegna.  Nel corso dei lunghi anni di servizio fino al 1933, con un’infaticabile operosità svolse scavi, indagini topografiche, ricognizioni sul territorio nei più importanti siti archeologici dell’isola,  mostrando una uguale attenzione alla ricerca, alla tutela e alla divulgazione e alla fruizione. I suoi studi portarono a uno straordinario arricchimento delle collezioni archeologiche del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e all’istituzione del Museo di Antichità e Arte di Sassari. Oltre alla mole di dati scientifici, l’eredità di Taramelli è legata al rigore metodologico applicato alla disciplina storico archeologica e alle prospettive di ricerca aperte dalla sua attività, che hanno costituito le basi per i futuri sviluppi della ricerca.La sua attività si svolse  a partire dal 1902,  prima con incarichi alla Direzione del Museo e degli scavi di Antichità di Cagliari, e poi, nel 1909, quale Soprintendente agli scavi e musei archeologici della Sardegna.  Nel corso dei lunghi anni di servizio fino al 1933, con un’infaticabile operosità svolse scavi, indagini topografiche, ricognizioni sul territorio nei più importanti siti archeologici dell’isola,  mostrando una uguale attenzione alla ricerca, alla tutela e alla divulgazione e alla fruizione. I suoi studi portarono a uno straordinario arricchimento delle collezioni archeologiche del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e all’istituzione del Museo di Antichità e Arte di Sassari. Oltre alla mole di dati scientifici, l’eredità di Taramelli è legata al rigore metodologico applicato alla disciplina storico archeologica e alle prospettive di ricerca aperte dalla sua attività, che hanno costituito le basi per i futuri sviluppi della ricerca. 
Il convegno,grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale, si svolgerà ad Abbasanta, nei pressi del nuraghe Losa, luogo simbolo delle sue ricerche e monumento esemplare dell’archeologia sarda, presso la Sala del Centro Servizi, nei giorni 17-18 maggio dalle ore 9.

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