Cagliari - Torre di San Pancrazio
Cagliari - Torre di San Pancrazio
- Indirizzo
- Piazza Indipendenza
- Comune
- Cagliari
- Informazioni orari
- Attualmente chiusa per restauri
- Contatti
070 655911
- Decreto di Tutela
- Sito web
Note Storiche
La Torre di San Pancrazio è situata nella parte più imponente delle strutture difensive erette dai Pisani, tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo; fu costruita a difesa dell’ingresso settentrionale del Castello di Cagliari, il Kastrum Calaris, ingresso che all’epoca della costruzione avveniva proprio attraverso il fornice interno alla torre. Da un'iscrizione metrica latina incisa su un concio, apprendiamo che fu costruita nel 1305 dall'architetto Giovanni Capula, che due anni dopo realizzò la gemella Torre dell'Elefante e che fu presa ad esempio anche in altre fortificazioni in ambito sardo (ad esempio la torre del Castello Malaspina a Bosa). Alta circa 32 metri e situata a 130 metri sul livello del mare, durante il periodo aragonese - per la precisione nel 1326 - fu trasformata in edificio per abitazione di funzionari e magazzino, mediante la chiusura del lato aperto; in seguito, dal '600 fino alla fine dell'800, venne utilizzata come carcere. Nel ‘600, con l’apertura del passaggio nel Palazzo delle Seziate, la torre perse la sua funzione di accesso alla città murata. Nel 1903-1910 venne condotto un intervento di liberazione e ripristino, ad opera di Dionigi Scano, che vide la riapertura del lato rivolto su piazza dell’Indipendenza; in questa occasione vennero ripristinati i ballatoi in legno. Già in consegna alla Soprintendenza ed oggi al Museo Archeologico di Cagliari, è attualmente chiusa al pubblico per la necessità di eseguire importanti lavori di restauro.
Immagini
Principali Restauri
2006: sistemazioni esterne al piano terra della torre, al livello del fornice, con la realizzazione di una passerella e con il restauro e la risistemazione del selciato; 2011-2013: lavori di adeguamento funzionale e impiantistico; 2019-2022: restauro e consolidamento (in corso).
Bibliografia
V. Angius, voce Cagliari, in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il re di Sardegna, III, Torino, G. Maspero, 1836, p. 106;G. Spano, Guida della città e dintorni di Cagliari, Cagliari, A. Timon, 1861, p. 9; D. Scano, Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, p. 345-380; R. Carta Raspi, Castelli medioevali in Sardegna, Cagliari, 1933, p. 22-33; A. Terrosu Asole, Cagliari. Ricerche di geografia urbana, in Studi Sardi, XVI, 1958-59, p. 429-558; E. Putzulu, Il problema delle origini del Castellum Castri de Calleri, in Archivio Storico Sardo, XXX, 1976, p. 91-146; R. Serra, voce Capula, in Dizionario Biografico degli Italiani, XIX, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1976, p. 272-273; F. Masala, La cinta fortificata, le torri, i bastioni, in Cagliari, Quartieri storici, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1985, p. 14; E. Usai - R. Zucca, Testimonianze archeologiche nell'area di Santa Gilla dal periodo punico all'epoca altomedievale (contributo alla ricostruzione della topografia di Carales) in S. Igia, capitale giudicale. Atti del Convegno "Storia, ambiente fisico e insediamenti umani nel territorio di S. Gilla", Pisa, ETS, 1986, p. 155-201; F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, p. 32-40; R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 171; M. Cadinu, Urbanistica medievale in Sardegna, Roma, 2001; G. Serreli, Tutti i castelli dei quattro regni, "Darwin. Quaderni", n. 1 (luglio-agosto 2006), p. 104-109.